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Cos’è successo ad Arezzo, Ancona, Chieti, Ferrara, Vicenza, Treviso e in tante altre città? Perché migliaia di italiani sono scesi in piazza a protestare chiedendo di riavere i propri soldi? Il grande imbroglio ai danni dei risparmiatori italiani si è consumato nel giro di pochi mesi: un falò delle vanità finanziarie che ha bruciato milioni di euro. A farne le spese i risparmiatori più sprovveduti, quelli che hanno creduto ciecamente ai consigli ricevuti: azioni e obbligazioni subordinate delle banche sono diventate carta straccia. Colpa di investimenti scellerati da parte degli istituti di credito e di alcuni banchieri spregiudicati che prima di ogni altra cosa, hanno pensato al loro personale tornaconto. Ecco tutto quello che dovete sapere per evitare che, in futuro, anche i vostri risparmi finiscano col pagare le ambizioni e gli affari altrui.
Goethe e Leopardi introducono a una originale lettura della cultura digitale. Una propaganda interessata parla ai cittadini di radicale rottura con il passato. Eppure, questa stagione, in cui si celebrano i fasti di macchine e delle loro estreme incarnazioni – le Intelligenze Artificiali –, non è che l’ultima manifestazione dell’Illuminismo. Il mito del Progresso si conclude nel progettare macchine destinate a prendere il posto di noi esseri umani. Guru del nuovo tempo insistono nel ricordare ai cittadini la loro ignoranza, e quindi la loro incapacità di capire. L’innovazione è presentata come fatale manifestazione di Leggi di Natura, di fronte alle quali lo spazio per il libero...
Questa è l’edizione aggiornata a settembre 2022 e integrata con nuovi capitoli del manuale pubblicato per la prima volta nel 2017. Esso è stato concepito come una guida alla preparazione del concorso a dirigente scolastico e, oltre a numerosi consigli pratici per il superamento delle prove concorsuali, contiene un ampio inquadramento della funzione dirigenziale, molti spunti di riflessione critica sull’attività propria del dirigente delle scuole, una panoramica della normativa fondamentale e vari approfondimenti sulle questioni di specifico interesse per il mondo scolastico, inclusi numerosi riferimenti giurisprudenziali. Sono affrontate tutte le tematiche relative al ruolo che il dir...
Due secoli fa la maggior parte degli Stati aveva a capo un Re o una Regina. Oggi se ne contano ventinove in tutto il mondo, ma se ci soffermiamo a guardare una cartina del nostro continente risulta evidente che ci sono ben dodici Paesi attualmente retti da monarchie. Tra questi, tre principati e un granducato. Si potrebbe addirittura parlare di un’Europa delle Corone, dato che oltre 160 milioni di persone vivono in una monarchia. Quale impatto ha la Corona sui cittadini europei che vivono in un Regno? Quanto è radicata questa istituzione nella società? Qual è il rapporto della monarchia con i processi democratici? Le funzioni e le attività dei sovrani rappresentano un contributo all’economia dello Statoo sono semplicemente un costo per la collettività? Le politiche estere dei Paesi retti da monarchie si distinguono da quelle attuate dalle repubbliche? Sono solo alcuni dei quesiti a cui risponde questo saggio realizzato in collaborazione con l’Istituto Affari Internazionali, per interrogarsi al tempo della democrazia diretta sullo stato di salute dei Paesi dove questa classica forma di governo è presente.
Le guerre africane non sono incomprensibili e barbare ma conflitti politici moderni, legati alle condizioni socio-economiche e ambientali, che utilizzano molteplici registri culturali e sono connessi alle trasformazioni imposte dalla globalizzazione, come la resilienza dello Stato, il disordine etnico, l’effervescenza religiosa e l’urbanizzazione. Presentate spesso come rivalità etniche, le guerre d’Africa rivelano al contrario la lacerazione e il declino del sistema delle etnie a causa dell’urto con le trasformazioni globali. Oggi anche in Africa la guerra si frammenta e si privatizza, lasciando emergere la figura dell’“imprenditore armato”, pronto a mimetizzarsi all'interno del sistema mondiale delle reti di contrabbando, speculazione e traffici, che continua a vivere di guerra senza o dopo la guerra. In queste pagine si intende riavvolgere i molteplici fili di alcuni emblematici conflitti al fine di gettare una luce sui meccanismi che trasformano di volta in volta uomini armati in banditi, soldati, trafficanti, provider di sicurezza, ribelli o jihadisti.
Mentre tutto il mondo lotta per riprendersi dalla crisi pandemica, l’Italia affronta anche una specifica e profonda disgregazione, anzitutto del suo tessuto politico e istituzionale: un processo nato con la crisi del rapporto tra istituzioni elettive e ordine giudiziario, con lo sbandamento delle forze politiche costituenti e arrivato fino alla progressiva perdita di funzione del Parlamento. La disgregazione si è allargata alla società e gli autori ne leggono i collegamenti con la storia dello Stato unitario, con particolari sistemi di influenza straniera, con l’avanzare di un’integrazione europea fondamentale e, però, in parti significative ancora non risolta. In questo contesto...
Primi anni Novanta. Un colossale furto di risorse riservate sconvolge il Pds milanese, erede della tradizione comunista e sempre più in affanno. L’ingegner Mario Cavenaghi, ex presidente dei probiviri lombardi del Pci (che oltre alla correttezza etica sorvegliavano interessi strategici del partito) torna dall’autoesilio svizzero per individuare i colpevoli. A copertura di quest’indagine da non rivelare, dovrà stendere un rapporto sull’opinione pubblica milanese. E quest’ultimo compito, paradossalmente, finirà per essere il più ossessionante e impegnativo. Per scovare i ladri e allo stesso tempo comprendere che cosa avviene nel luogo dove è cresciuto e che ha intensamente amato...
«Con il suo debito monstre di 2300 miliardi in Titoli di Stato, l’Italia rappresenta oggi il massimo rischio sistemico, non solo per l’Europa e la tenuta dell’euro, ma per l’intero capitalismo globale». Resta chiaro il problema di fondo: non possono esservi di nuovo ripresa e sviluppo senza ridurre il debito pubblico che soffoca la crescita e impoverisce i cittadini. Ciarrocca, dopo aver raccolto le voci di autorevoli economisti e premi Nobel e dopo aver preso in esame le proposte di destra, sinistra e dei tecnici (tra cui Paolo Savona) sulla ristrutturazione del debito per rilanciare l’economia, analizza la conclusione prevalente: si deve tagliare il debito pubblico di 400 milia...
Il libro si spinge alle radici della realtà dei social network, per interrogare condizioni di possibilità e pratiche sociali che hanno permesso ad ambienti comunicativi come Facebook di diventare un orizzonte diffuso di senso individuale e collettivo e un luogo di osservazione privilegiato dell’importanza che i media e il Web hanno nella nostra vita. Attraverso i racconti degli utenti raccolti nell’ambito di un progetto di ricerca nazionale, il lavoro indaga in che modo Facebook sia diventato una palestra sociale in cui gli intrecci tra pratiche d’uso, forme di consumo e affordance della piattaforma mettono in luce sia le dinamiche di socializzazione all’inclusione comunicativa, sia la costante ricerca di senso della e nella connessione.
L’opera del grande poeta armeno Daniel Varujan potrebbe essere chiamata il «Canto dell’uomo intero», dell’uomo in cui la semplicità terrestre e le potenzialità celesti fanno un tutto armonioso, anzi un tutto di armoniosa reciprocità. È in questa armonia – che ci può forse ricordare Dante, e il suo itinerario a Dio attraverso la creazione – che la poesia si distingue: l’occhio del poeta, infatti, non vede l’eternità distaccata, lontana, o scissa, ma scopre l’eternità come dimensione di ogni singola componente dell’universo, come sangue del misterioso palpitare della vita. Pubblicata postuma nel 1921, per la prima volta in Italia nel 1992, questa straordinaria raccolta di poesie a cura di Antonia Arslan giunge oggi alla settima edizione.