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Providing a fresh look at some of the pressing issues of our world today, this collection focuses on experiential and ritualized coping practices in response to a multitude of environmental challenges—cyclones, volcanic eruptions, tsunamis, earthquakes, warfare and displacements of peoples and environmental resource exploitation. Eco-cosmological practices conducted by skilled healing practitioners utilize knowledge embedded in the cosmological grounding of place and experiences of place and the landscapes in which such experience is encapsulated. A range of geographic case studies are presented in this volume, exploring Asia, Europe, the Pacific, and South America. With special reference throughout to ritual as a mode of seeking the stabilization, renewal, and continuity of life processes, this volume will be of particular interest to readers working in shamanic and healing practices, environmental concerns surrounding sustainability and conservation, ethnomedical systems, and religious and ritual studies.
The relatively new movement of Experimental Philosophy applies different systematic experimental methods to further illuminate classical philosophical issues. This book brings together experts from the field to give the reader a compact yet extensive overview, offering a ready at hand introduction to the state of the art.
Environment, Social Justice, and the Media in the Age of Anthropocene addresses three imminent challenges to human society in the age of the Anthropocene. The first challenge involves the survival of the species; the second the breakdown of social justice; and the third the inability of the media to provide global audiences with an adequate orientation about these issues. The notion of the Anthropocene as a geological age shaped by human intervention implies a new understanding of the human context that influences the physical and biological sciences. Human existence continues to be affected by the physical and biological reality from which it evolved but, in turn, it affects that reality as well. This work addresses this paradox by bringing together the contributions of researchers from very different disciplines in conversation about the complex relationships between the physical/biological world and the human world to offer different perspectives and solutions in establishing social and environmental justice in the age of the Anthropocene.
When you fill up your car, install your furniture or choose a wedding ring, do you ever consider the human cost of your consumables? There is a war raging in the heartlands of Peru, waged on the land by the global industries plundering the Amazon and the Andes. In Saweto, charismatic activist Edwin Chota returns to his ashaninka roots, only to find that his people can't hunt for food because the animals have fled the rainforest to escape the chainsaw cacophony of illegal logging. Farmer Maxima Acua is trying to grow potatoes and catch fish on the land she bought from her uncle - but she's sitting on top of a gold mine, and the miners will do anything to prove she's occupying her home illegal...
The series Handbooks of Linguistics and Communication Science is designed to illuminate a field which not only includes general linguistics and the study of linguistics as applied to specific languages, but also covers those more recent areas which have developed from the increasing body of research into the manifold forms of communicative action and interaction.
Nelle prime settimane del 2011, la Tunisia si infiamma di una rivolta che, come un rapido contagio, travalica i confini del Paese e si estende in tutto il Nordafrica e oltre. Presto definite “Primavere arabe”, queste rivolte esplodono ancora oggi in molteplici forme, caotiche e radicali, come guerre civili e contro dittature militari, dalla Siria all’Egitto. Questo volume vuole essere un tentativo di ricostruzione di alcune esperienze che attraverso le arti performative si configurano come espressioni del contemporaneo e delle sue istanze nei territori dove una generazione di giovani è scesa in strada per rivendicare libertà e diritti. Seppur con esiti molto diversi, ciò che resta dell’onda di proteste del 2011 nell’area sud-mediterranea è la conquista di alcuni diritti fondamentali che ha permesso di raggiungere territori prima inaccessibili. Tra questi diritti, la libertà di espressione come condizione non più negoziabile, che il più delle volte si traduce attraverso le arti performative.
Turbo Road è una piccola strada nei sobborghi di Nairobi. Qui vive una nuova famiglia: due genitori italiani e un figlio kenyano. È da qui che parte questa indagine letteraria – fatta di letture, interviste, visite a scrittori più o meno famo-si – pensata come guida ideale per andare oltre l’Africa stereotipata dell’immaginario occidentale. Il volume racconta otto mesi trascorsi in Kenya, intrecciando piccole avventure familiari a viaggi e incontri con romanzieri, poeti, giornalisti, registi, attori, editori, attivisti. Ogni capitolo affronta un tema principale: il plurilinguismo e l’appello di Ngũgĩ wa Thiong’o ad abbandonare l’inglese; il fermento creativo promosso dalla rivista “Kwani?”; la metropoli e le sue mille stratificazioni sociali; femminismo e ambientalismo; la questione della “tribù” e la violenza politica. E ognuno di questi temi conduce infine a una meta emblematica: abitazioni, istituti culturali, redazioni, musei, centri commerciali, gallerie d’arte, orfanotrofi, parchi, il mare.
L’autrice racconta in prima persona luoghi, incontri e modalità di lavoro sperimentate nel corso degli anni in diverse località di montagna, ma anche di come gli abitanti di quei luoghi hanno saputo rispondere ai cambiamenti e alle conseguenti sfide legate alle trasformazioni globali e ai nuovi bisogni della loro terra. In questo viaggio, la scrittura autobiografica si intreccia con ciò che la montagna e i suoi abitanti possono insegnare in un momento in cui le questioni ambientali, oltre a quelle sociali ed economiche, ci pongono di fronte a scelte che riguardano la nostra stessa sopravvivenza.
Abitare è una delle principali caratteristiche dell'essere umano e la casa è il luogo umano per eccellenza. Domandare a qualcuno «dove vivi?» vuol dire chiedere notizie sul posto in cui si svolge la sua attività quotidiana. Ma soprattutto su quello che dà senso alla sua vita. Servendosi anche di un suggestivo giro del mondo tra le architetture vernacolari, il libro va in cerca del senso profondo dell'abitare. Dalle Ande peruviane alle montagne indiane, passando per il Vietnam e la Mongolia, Andrea Staid ci racconta che una palafitta sul lago Inle in Myanmar si regge su pali di bambù che vanno controllati e spesso cambiati, oppure che le travi del pavimento di una casa nelle montagne d...
Hasta la fecha, son muy escasos los estudios sobre el «comercio sagrado» —denominado así por Stefano Varese— de los ashéninka del Gran Pajonal. En su investigación etnográfica, el antropólogo y activista Manfred Schäfer (1949-2003) aplicó una metodología eficaz al dedicarse a este tema durante un año, entre 1985 y 1986. Siguiendo de cerca a los socios de trueque, los ayompari, pudo documenta los intercambios de bienes producidos por los ashéninka, como las túnicas de algodón —llamadas kitharentsi—, por cartuchos, machetes, escopetas y tocadiscos de manufactura industrial. En esta publicación, Schäfer muestra cómo este sistema de trueque interrelacionaba de manera crucial a la población originaria de la amplia región entre y a lo largo de los ríos Perené, Tambo y Ucayali. No se limitó a captar el intercambio según una supuesta lógica cultural interna, sino que reveló sus conexiones con la extrema explotación llevada a cabo por colonos mestizos y de procedencia andina. Ayompari, amigos y el látigo es la única investigación comprehensiva de esta red de intercambio con dimensiones económicas, culturales, sociales y afectivas.